Il racconto di Paola Perego: dalla scoperta della malattia al percorso fatto successivamente tra guarigione e controlli.
Parlando a 360° a Il Messaggero, Paola Perego ha raccontato alcuni momenti difficili affrontati in passato e che riguardano il periodo nel quale ha lottato contro un tumore. La conduttrice ha ripercorso tutte le tappe vissute: dalle analisi all’operazione al rene, con tanto di dettagli relativi allo stato emotivo personale e quello della famiglia e delle sue amicizie.
Paola Perego e la scoperta del tumore
Nel corso dell’intervista, la Perego ha spiegato che sia fondamentale la prevenzione e in questo senso ha detto che le fanno “rabbia quelli che dicono che non fanno le analisi perché non vogliono sapere. Cosa vuol dire? Non si guarisce da soli. Ritengo che nel 2024 sia un atteggiamento non accettabile. Tante malattie oggi sono diventate curabili, perché vengono prese in tempo”.
Anche per questo: “Ogni anno, faccio una sorta di check-up, Dopo un’ecografia addominale, il medico ha detto che c’era qualcosa da approfondire e mi ha invitata a fare una risonanza. Io avrei rimandato ma mio marito Lucio (Presta ndr) ha insistito perché la facessi subito, dato che eravamo lì”.
Proprio in quel momento la conduttrice è venuta a sapere del cancro. “L’averlo saputo in tempo ha fatto sì che potesse essermi asportata solo una parte del rene. La prima reazione è stata di rifiuto totale. Non ci ho creduto. Sembra sempre che il cancro sia una cosa che può accadere solo agli altri, mai a noi. Poi, ho ammortizzato la notizia, raccontandolo a tutti. Quando qualcuno mi chiedeva ‘Come stai?’, io rispondevo ‘Ho un cancro’. Avevo bisogno di dirlo ad alta voce”.
La reazione in famiglia e la vita cambiata
La Perego ha svelato in che modo abbia parlato in casa alla famiglia: “Ai figli ho cercato di dirlo sdrammatizzando. Hanno comunque avuto molta paura”, ha ammesso. “Anche dopo l’operazione, quando Lucio partiva per lavoro, mia figlia non voleva lasciarmi sola ma non lo diceva, così mi chiedeva se poteva dormire da me, per regalarsi una notte di sonno pieno, senza bambini. Insomma, come se fosse lei ad avere bisogno, non io”.
Per la conduttrice la vera paura “è arrivata dopo l’intervento. Lì ho cominciato a elaborare quello che era successo e il timore è tornato forte al momento di programmare il primo controllo. La notte prima non ho dormito”.
L’esperienza con la malattia ha portato la bella Paola a rivedere le priorità della sua vita: “Il cancro è una sorta di spartiacque, ti fa vedere le cose in modo diverso, è come se prendessi coscienza della vulnerabilità, della fragilità della vita. Oggi ho voglia di viaggiare, di fare cose, di prendermi tempo per me”.